Una nuova pista legata al delitto di Garlasco vedrebbe delle foto “di coppia” sparite con Chiara Poggi e Alberto Stasi protagonisti.
I riflettori sul delitto di Garlasco restano ben accesi e nuovi dettagli importanti starebbero piano piano emergendo dalle nuove indagini. Dopo la relazione dello psicologo su Stasi, un altro fatto molto importante vedrebbe proprio il ragazzo, ex fidanzato della vittima, Chiara Poggi, coinvolto. Nello specifico del materiale fotografico che vedrebbe i due “insieme” come “coppia”. Tali elementi, risulterebbero spariti.

Delitto di Garlasco e il santuario religioso
Tra i nuovi dettagli e presunti nuovi elementi sul delitto di Garlasco si sta cercando di fare chiarezza sul “ruolo” del santuario della Madonna della Bozzola. Si tratti di un luogo di culto sul quale i media e anche gli inquirenti si stanno concentrando negli ultimi giorni alla ricerca di un ulteriore, possibile scenario del delitto.
Tale ipotesi è nata anche a seguito di alcune dichiarazioni dell’avvocato di Andrea Sempio, Lovati, che aveva parlato di alcune supposizioni senza nessun documento che avvalori la tesi (da lui definita “sogno”) che Chiara avesse scoperto degli abusi sessuali nel santuario e, per questo “segreto”, sarebbe stata ammazzata.
Le foto sparite di Chiara Poggi e Alberto Stasi
In questa ottica, come spiegato da AGI, l’attenzione sarebbe finita su delle foto di Chiara Poggi e Alberto Stasi che sarebbero appunto scomparse nel nulla. Tali immagini con “scene di coppia” sarebbero state scattate appunto nel luogo di culto e avrebbero fatto parte di un album di 41 pagine sequestrato il 20 agosto del 2007 proprio a Stasi, insieme ad altri reperti come martelli e attrezzi vari. Secondo le informazioni, il materiale in questione venne spedito ai RIS di Parma per essere analizzato. Tutto, tranne il voluminoso raccoglitore con gli scatti e i loro negativi.
Proprio su tali foto quindi esisterebbe un vero e proprio giallo. Infatti, come riportato sempre da AGI, “quando si entrò nel vivo del processo d’appello-bis, disposto dalla Cassazione, la procuratrice Laura Barbaini chiese ai carabinieri di ricostruire dove fossero finite quelle fotografie che riteneva utili, perché a quella gita i due ragazzi andarono con la bicicletta ‘Umberto Dei’ di Stasi, a cavallo della quale sedeva la fidanzata”.
Tali foto sarebbero importanti per diverse ragioni. In primis per vedere quali scarpe avesse Stasi e in secondo luogo perché, a quanto pare, le forze dell’ordine non scattarono “le foto delle foto” cosa che portò tali immagini a non avere poi un seguito dal punto di vista investigativo.
Tra gli altri dettagli legati a queste foto “sparite” fa discutere anche il verbale ad esse collegato. Esso venne firmato – come si legge su AGI – da Stasi e dal suo avvocato di allora, Giovanni Lucido, ma successivamente tali foto non vennero né mandate ai RIS, né depositate in Procura e nemmeno restituite a Stasi. Tali scatti non vennero trovate neppure negli uffici dei corpi di reato delle Procure di Vigevano e di Pavia.